Il diritto di Silenzio per Proteggere Enea

L'Autorità Garante per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza del Comune di Palermo, insieme allo Strategic Steering group dell'area Giuridica che ne affianca e ne potenzia le azioni di prevenzione e monitoraggio, riuniti in fase di progettazione e verifica,ribadiscono il diritto di SILENZIO, riferendosi alla condizione del neonato Enea.
Si proprio il SILENZIO come forma di tutela, di protezione e di riconoscimento della dignità dell'infanzia che non può esprimere la propria voce ,ma ha già un'identità; fin dalla fase prenatale per esempio ha tipologie diverse di intelligenza, riconosce gli stimoli etc. Gli esperti ricordano anche che dopo la nascita, l'esposizione ad un fattore ambientale, quale può essere questo "rumore" costituito dall'invadenza di operatori e dalle loro esternalizzazioni che orientano media e social, può addirittura modificare le espressioni delle funzioni dei geni, come ci insegna l'epigenetica.
Richiamando la Psicologia pediatrica ancora si ricorda quanto e come le relazioni anche nella perinatalità definiscono la condizione del bambino e non ultimo ciò che la psicoanalisi afferma sottolineando che i primi 5 giorni di vita del bambino sono fondamentali per il suo sviluppo e per la più vera forma di amore che la comunità intera può dargli attraverso una presenza che non ha bisogno di esprimersi, fare "rumore", ma c'è.